Il bollettino di Aprile di Regina Martino

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Il bollettino di Aprile di Regina Martino

I SENTIERI DEL VENTO
Pubblicato da Regina Martino in Bollettino Litoterapia Bioenergetica · 1 Aprile 2022
Bollettino di Litoterapia Bioenergetica Aprile 2022


In questo mese d’Aprile vorrei parlarvi dell’Unakite, una pietra dai colori primaverili (pistacchio e rosa aranciato) che potrà aiutarci ad attraversare questo periodo dell’anno.

L’Unakite è una roccia simile al granito, una roccia ignea interessante, composta principalmente da grani minerali rosa e verdi : composta da ortoclasio rosa, epidoto verde e da quarzo incolore lattiginoso. L’Unakite si forma quando il granito viene alterato da fluidi idrotermali ed il plagioclasio di granito si trasforma in epidoto. Esistono veramente poche rocce composte quasi interamente da minerali rosa aranciato  e verde giallastro quindi dovreste identificarlo facilmente a prima vista.

L’Unakite prende il suo nome dalle montagne Unaka situate a ovest della Carolina del Nord e a est del Tennessee. In quell’area è estratta come pietra ornamentale dalla metà del 1900. L’Unakite si può anche trovare in numerose parti del mondo e attualmente una grande quantità viene estratta in Sud Africa, Cina, Brasile e Zimbabwe.
In primavera, le prime foglie riappaiono sugli alberi. Hanno un color verde pistacchio, un verde molto tonico che  è in risonanza con il nostro chakra Pistacchio verso la parte anteriore all’altezza del plesso solare e verso la parte posteriore all’altezza dei reni.

Questo chakra secondario che si trova tra il 3o chakra (risonanza giallo) e il 4o chakra (risonanza verde), è di grande importanza poiché è il luogo in cui si integrano e digeriscono le emozioni.

Le emozioni, che provengano dagli altri o da noi, sono captate e accolte dal chakra Turchese (a livello del timo), dopodiché il chakra Pistacchio promuove l’integrazione di queste informazioni emotive. La funzione del chakra Pistacchio corrisponde, su un piano  sottile, agli organi di questa parte del corpo: digerire come lo stomaco; drenare, depurare e sintetizzare come il fegato; immagazzinare e gestire gli eccessi coma la vescica biliare; trasformare come il colon.

Quando tutti questi organi funzionano normalmente il nostro metabolismo è bilanciato e non ci pensiamo perché si tratta di “normalità “.  Quando, invece, uno di questi organi subisce un mal funzionamento, sentiamo di più questo chakra talvolta dimenticato o confuso con i suoi due vicini. Questa parte del corpo energetico è spesso molto sensibile poiché si carica, molto facilmente, di emozioni negative.

Le principali emozioni che “intasano” questo chakra sono la rabbia e le sue amiche: esasperazione, irritazione, ribellione, irascibilità, indignazione, risentimento, rancore, amarezza, aggressività. Chi può affermare, senza barare, di essere esente dal provare queste emozioni ? Può succedere che si rifiuti un tal sentire emotivo. Quindi reprimiamo e ingoiamo queste emozioni, ed è a partire da questo momento, che diventano veramente tossiche perché convivono sempre con noi in modo inconscio.

Non riusciamo più a lasciarle esprimere in modo naturale cosí crescono dentro di noi fino a creare un grande malessere se non una malattia. Sono talvolta emozioni che risalgono all’infanzia e da noi dimenticate, ma che continuano a lavorare nell’ombra delle nostre memorie. Talvolta possono anche essere ereditarie, “le porto con me per onorare un legame o la fedeltà con uno o una defunta”,  oppure le manteniamo vive dentro di noi per paura di non essere perfetti/e, per paura di non essere amorevoli e amati o per essere socialmente corretti. Quanta energia impieghiamo per mantenerle nelle nostre profondità? Avere la possibilità di riconoscere questo genere d’emozione può già contribuire ad iniziare un lavoro liberatorio.

Vi propongo di cominciare a smaltire e lasciar andare queste emozioni del chakra Pistacchio con L’Unakite. Ho spesso osservato che un gran numero di persone sovrappeso avesse bisogno di questa pietra perché le aiutava ad iniziare ad intravvedere la possibilità di lasciare andare anziché tenere tutto (come una protezione). Spesso la nostra voglia di fuggire da questa emozioni, per nasconderle come una vergogna, da’ una sensazione di eccesso emotivo.

Tutte le emozioni che abbiamo immagazzinato restano presenti e attive, occupando uno spazio enorme che di fatto limita la nostra capacità di accogliere nuove emozioni, altri avvenimenti , altri incontri , fino a credere che questo atteggiamento nasca da una scelta personale e non come reazione a questo blocco.
Diventiamo intolleranti, facilmente irritabili, e siamo incoscienti rispetto alla quantità di rabbia che stiamo immagazzinando nelle nostre viscere.

Ciò può anche dare la sensazione che ci sia rabbia e stress intorno a noi mentre siamo noi gli autori di questa tossicità nel nostro ambiente o per lo meno i co-autori. Il nostro campo di energia si manifesta intorno a noi, apportando la sua segnatura specifica al mondo che ci circonda, dunque, più troviamo uno spazio interiore pacificato e più questa calma potrà diffondersi intorno a noi. Abbiamo vissuto due anni complessi che ci hanno mostrato come il collettivo e il mondo impattino sulla nostra vita.

Per contro, è altrettanto vero che il nostro stato di energia e di coscienza ha un impatto sul nostro ambiente. Avete certamente tutti sperimentato, come la vostra gioia e il vostro entusiasmo possano essere contagiosi ? Questo vale anche per i vostri stati di irrequietezza e malcontento, la vostra frustrazione, perché anche se li nascondete, queste emozioni si esprimono attraverso il vostro campo di energia.
Durante gli “scan bioenergetici “, durante i nostri stages o in boutique è quello che captiamo, captiamo in dettaglio ciò che si manifesta in una dimensione più ampia, la vostra segnatura del momento che voi la percepiate o no.

Penso che tutti noi abbiamo bisogno di ritrovare uno spazio di pace interiore per emanarlo nel mondo, soprattutto in questo momento e per trovare questo spazio bisogna fargli posto, una pace sincera non può condividere il suo luogo con emozioni cariche di aggressività,  intolleranza, ribellione, irascibilità, indignazione, risentimento, rancore e amarezza.

Altrimenti è come una colomba finta all’aperto, una bella decorazione zen di chi medita e pratica yoga che non vuole andare a vedere in profondità. L’Unakite è la pietra che vi consiglio per fare questo percorso di svuotamento e di lasciare andare, è potente e può essere utilizzata in elixir per un lavoro in profondità se avvertite che queste emozioni albergano in voi da molto tempo.

Puó essere associata alla giada nefrite se sentite contemporaneamente resistenze e dell’ intransigenza.
O anche associata al legno fossile per lavorare sulle rabbie ed emozioni transgenerazionali. Se avete dubbi e desiderate un consiglio personalizzato vi aspettiamo in boutique.

Regina Martino
Parigi, 30 marzo 2022



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