LITOTERAPIA BIOENERGETICA - TEST BIOENERGETICO

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LITOTERAPIA BIOENERGETICA - TEST BIOENERGETICO

I SENTIERI DEL VENTO
TEST BIOENERGETICO
In questi giorni molte persone entrano in negozio e, vedendo che facciamo gli scan, ci chiedono: cosa state facendo? Cos'è questo test? Dove posso leggere qualcosa?
Tutto nel mondo emette una vibrazione, più o meno costante: la bioenergetica si occupa di "ascoltare", "sentire" in modo consapevole queste vibrazioni e portare alla coscienza come queste vibrazioni influenzano il nostro essere.
Quando un operatore fa un test, o uno scan bioenergetico a una persona, cerca una zona in cui c'è un ristagno energetico, un disturbo, una mancanza di fluidità.
Per organizzare ciò che sente, l'operatore fa riferimento ai chakra: i 7 che tutti conoscono, più altri 5 centri energetici.
Una volta identificata la zona,  cerca le pietre la cui vibrazione risuona proprio nell'area interessata e si pone all'ascolto della risposta energetica fino a trovare la o le pietre che meglio esprimono la frequenza che la persona necessita.
Per fare un esempio semplice: una persona chiede una pietra per essere più tranquilla.
Come potremmo darle una pietra senza sapere cosa la agita?
Pensare che esista una pietra tranquillizzante a prescindere dal proprio bisogno significa approcciare la cristalloterapia non in modo olistico ma in modo allopatico.
È come dire che non voglio o non so come affrontare questo problema e allora prendo un tranquillizzante. Che, a seconda della persona può essere un quarzo rosa, un bicchiere di vino o il valium, per esempio.
E non possiamo chiederlo a voce, perché spesso la persona stessa non lo sa dunque "costruisce " una spiegazione razionale che ha soprattutto a che vedere con il vissuto, il sistema di credenza, la conoscenza di sé, le proiezioni ecc.
Le risposte possibili di solito sono:
Non sono sicura di me!
Sono circondato da persone negative!
Il mio responsabile è aggressivo.
Mi devo occupare di così tante cose, lei sapesse!...
Dunque l'operatore litoterapico esprime l'intento di trovare i "nodi" in cui si è "impigliata" la persona e dare la pietra che la aiuti a "sbrogliare la matassa".
Torniamo al nostro esempio : una pietra per tranquillizzarsi.
L'operatore fa lo scan e potrebbe rilevare che c'è un intasamento nella mente.
I pensieri sono in loop, passo da una preoccupazione all'altra, ho la sensazione di dover stare sempre all'erta , credo che se penso a tutte le soluzioni possibili sarò più pronto, più efficace, ect.
È uno stato molto diffuso che ognuno vive a proprio modo e fortunatamente ci sono molte pietre che ci possono aiutare a lasciare la presa: giada bianca, selenite, opale bianco, sodalite e tante altre.
Ora però dobbiamo trovare quale tra queste pietre risponde all'esigenza della persona, ma non da un punto di vista intellettuale bensì energetico. Cioè l'operatore appoggia la pietra sulla mano della persona e "ascolta" la risposta energetica. È come se si facesse un dialogo con il campo energetico della persona, e ogni volta che appoggiamo una pietra sul palmo della mano "ascoltiamo " energeticamente come ci risponde.
Una volta individuata , il passo successivo è chiedere, sempre in modo energetico, se serve qualcosa d'altro o se questo è l'unico passo che si rende necessario ora.
La risposta è variabile e dipende da tanti fattori: in generale possiamo dire che è abbastanza consueto dare 2 pietre o a volte 3. Molto raramente 4. Di più non ha senso perché la risposta energetica diventerebbe confusa.
Tornando al nostro esempio l'operatore potrebbe trovare ora una carenza al primo chakra.
A questo punto si provano le pietre del primo chakra fino a trovare quella giusta e la scelta della pietra indicherà quale potrebbe essere la difficoltà, di seguito qualche esempio:
- Giaietto: mancanza di presenza, di stare nel qui e ora, dispersione energetica = giro come una trottola e non mi fermo mai, quando vado in in posto già penso agli altri quattro in cui andrò.
- Occhio di tigre ferroso: mancanza di energia, di riposo, ho affrontato qualcosa che mi ha esaurito = mi sento veramente stanco, mi sembra di non avere forze, sento che devo fare e non riesco.
- Shungite: eccessiva esposizione a cellulari, computer, wifi = sono nervoso, stanco, ma anche quando riposo mi sembra di non riuscire a ricaricarmi.
Da qui potete capire che non esiste una sola pietra del primo chakra o del secondo e così via. Esistono tante pietre che risuonano in modo diverso.
Al nostro cliente immaginario abbiamo dato per esempio la selenite e una shungite.
La persona riuscirà a fare spazio nella mente e a rilassarsi tra un impegno e l'altro, la shungite la aiuterà ad avere un buon ricarico di energia e renderà meno pesante l'impatto del disturbi elettromagnetici. Avere un buon contatto con la base, il primo chakra, aiuterà a lasciare andare gli eccessi energetici, a sentirsi più stabili e si sentirà più equilibrata e serena.
Se poi si prenderà del tempo per fare delle meditazioni con la selenite, o la porterà con sé di notte tenendola in mano prima di addormentarsi, potrebbe migliorare anche la qualità del sonno.
Ma, è chiaro che questa combinazione può funzionare per Mario che si sente teso, ma non per Antonella che lamenta lo stesso problema.
Questo è quello che facciamo quando vi proponiamo un test: vi abbiamo incuriosito?
Questo modo di fare il test ė stato messo a punto da Regina Martino, operatrice bioenergetica, esperta di pietre e tanto altro.
Regina applica il suo approccio bioenergetico a Parigi dove ha un negozio di minerali e cristalli.
Il suo metodo innovativo e rivoluzionario viene insegnato a Parigi e, da un anno, anche in Italia a Milano, da me, Patrizia Parisi.
Libri da leggere (in francese):
"La voie des pierres et des cristaux"
"Lithothérapie bioénergétique des espaces"
In italiano: "Shungite energia di vita"
Autrice: Regina Martino
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