Il bollettino di Luglio di Regina Martino

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Il bollettino di Luglio di Regina Martino

I SENTIERI DEL VENTO
Pubblicato da Regina Martino in Bollettino Litoterapia Bioenergetica · 1 Luglio 2022
Bollettino Litoterapia Bioenergetica Luglio 2022


Mie care lettrici e cari lettori, vorrei accompagnarvi in un viaggio insolito in  questo mese di luglio 2022, un viaggio energetico, un viaggio tranquillo e interiore. Vi parlerò del Vetro Libico e dei suoi cugini. Pietre straordinarie, tesori sconosciuti del nostro pianeta Terra, ma non solo. Dunque, potreste già conoscere la Moldavite, il cui prezzo è recentemente quadruplicato, semplicemente a causa di un trambusto che si è creato sui social media generato da alcuni influencer.

La Moldavite è quindi diventata una star delle pietre misteriose, molto ricercata dai più giovani.
Le proprietà energetiche della Moldavite sono davvero interessanti ma in realtà non ne giustificano il prezzo esorbitante.  Le altre pietre di cui vi parlerò non sono ancora così conosciute, quindi sono ancora abbordabili  con proprietà e origini ancora più misteriose e affascinanti.

Il fatto che una pietra che ci collega a piani multidimensionali abbia avuto un tale successo, al di là della moda, è legato alla necessità di aprirsi a una nuova visione del mondo, al desiderio di entrare in contatto con le parti più sottili di noi stessi attraverso il semplice tocco di una pietra ed è una grande scoperta per i giovani (per i quali i social non hanno più segreti), ma è altrettanto significativo per qualsiasi età. Cominciamo dal Vetro Libico, una pietra che amo particolarmente e che indosso spesso come pendente. Mi ha accompagnato in molte meditazioni, molto illuminanti. Da più di 20 anni.

Il Vetro Libico può essere definito come un vetro d’impatto composto al 98% di silicio, al 2% di alluminio, più alcune tracce di ossido di ferro, titanio e zirconio. Data 29 milioni di anni, questo vetro origina dalla fusione di sabbia causata dall’impatto di una meteorite. La quasi totalità degli studi svolti su questo vetro porta a ritenere che il Vetro Libico sia il risultato della fusione di rocce del deserto causato dall'impatto di un oggetto extraterrestre: la struttura e l'analisi dei pezzi di vetro portano alla conclusione che siamo in presenza di una Impattite* e non di una Tectite.

La composizione chimica di questo vetro naturale non si trova in nessun'altra parte del globo. Non ha struttura cristallina, ed è quindi simile all'Ossidiana, pur non essendo associata a processi vulcanici. La sua chimica è unica e alquanto inspiegabile e il Vetro Libico rimane uno dei più grandi misteri della scienza.
La sabbia del deserto è stata sottoposta ad una temperatura estrema che l'ha fatta sciogliere e di cui il Vetro Libico è il risultato.

Questo materiale era già noto agli antichi Egizi e gli archeologi hanno portato alla luce strumenti affilati in "vetro libico", alcuni dei quali risalgono a 200.000 anni fa. Uno scarabeo scolpito in questo materiale adorna il pettorale del faraone Tutankhamon. Questo vetro si trova nel “Grande Mare di Sabbia” del Deserto Libico che si estende per oltre 6.500 km². Il professor Théodore Monod, (grande naturalista-viaggiatore e ultimo grande esploratore del 20° secolo) del Museo Nazionale di Storia Naturale è stato il primo scienziato francese ad interessarsi al Vetro Libico, visitò più volte questo vasto sito e scrisse diversi libri su questo deserto.

Il Vetro Libico esercita uno strano fascino: alcuni possono rimanere indifferenti, mentre altri si appassionano, a tal punto da non poterne più fare a meno (per meditare). È silicio puro, senza struttura cristallina che conferisce espansione illimitata e permette alla propria coscienza di espandersi all’infinito. Solo tracce di ossido di ferro, titanio e zirconio hanno ancora una risonanza con la parte anteriore del 3° chakra generando un movimento in avanti e mettendo in atto questa immobilità infinita della nostra visione.

Un altro punto di risonanza è il 6° chakra posteriore, ovvero una finestra aperta all’immaginazione e alla visione intuitiva, come l'emergere di miraggi, la “fata Morgana” che ci mostra la natura illusoria dei fenomeni.
L’irraggiamento del Vetro Libico al livello del chakra Magenta, eleva lo sguardo in maniera tale da renderci possibile l’osservazione della nostra vita da grande distanza, a volo d’uccello, per ammirarne il potenziale cosmico.

Infine c'è un ultimo punto di risonanza verso la “zona”  color oro a circa 80 cm sopra la testa, da dove una nuvola di paillettes dorate scende verso il 3° chakra. Il Vetro Libico è un alleato prodigioso per le vostre meditazioni. Può insegnarvi a distinguere l'elemento "spazio" e a come servirvene. Come connettere intuizione e azione.
Come percepire, nell’esperienza energetica e spirituale, la libertà naturale e manifestarla nella propria vita.

L'esperienza con il Vetro Libico può essere apprezzata da tutti coloro che hanno già esplorato questi territori molto sottili, ma è sconsigliata però ad alcune persone, perché se non è il momento, non si sentiranno attratte da questa pietra. In effetti, ho notato durante i miei seminari che i partecipanti che non erano pronti provavano disagio di fronte a questo spazio illimitato e una sensazione di solitudine che scoraggiava il loro sperimentare il Vetro Libico.

Questo stesso vuoto, tuttavia, può essere un'esperienza estremamente arricchente per coloro che cercano di sviluppare o stabilizzare la propria pratica spirituale. Godersi il tempo delle vacanze, che dalla sua etimologia latina ci dice di "vacare" essere non occupato,  ma anche vacuitas: spazio vuoto; assenza di qualcosa, quindi: vuoto. È allora il momento giusto, quest'estate per ritrovare questo spazio vuoto dentro di noi, non per riempirlo ma per lasciarci riempire.

Vorrei presentarvi altre due pietre, cugine del Vetro Libico, due strane pietre scoperte solo pochi anni fa.
Per il momento sono classificate come pseudotectiti. Si tratta della Saffordite, detta anche "pietra chintamani" e la Agni Manitite.

La Saffordite è una rara pietra di vetro naturale color beige/lavanda traslucida che si trova in un solo luogo sulla Terra a Safford, in Arizona. Spesso chiamate pseudotectiti Saffordite o talvolta dette pietra chintamani, fanno parte della famiglia delle rocce di vetro naturale come l’Ossidiana o la Moldavite. L'origine della Saffordite è misteriosa.

Ad oggi,  non è stata ancora trovata la fonte geologica originaria delle Safforditi. Potrebbero essere state spostate dall'acqua per molti chilometri nel corso dei secoli, oppure potrebbero essersi formate  altrove o per effetto dell’impatto con meteoriti o per eruzioni vulcaniche  molto antiche. La sua energia è molto potente nonostante le sue piccole dimensioni. Porta un grande slancio alla parte posteriore del nostro 6° chakra, che ci aiuta a connetterci ai nostri doni di chiara visione e allo sviluppo dell'intuizione.

Si può meditare con una saffordite per apprezzarne gli effetti o essere accompagnati di notte per sviluppare la capacità di sogno lucido. Attenzione è una pietra potente! È necessario essere ben radicati prima del suo utilizzo oppure vi consiglio di utilizzarla con una shungite o una tormalina nera. Il suo potente effetto è consigliato soprattutto a coloro che vogliono intraprendere un percorso sottile sull'intuizione, i sogni e la chiara visione.
Se non siete sufficientemente equilibrati dal punto di vista energetico ed emotivamente stabili (radicamento), questa pietra può essere fonte di confusione (lo stesso vale per l'Agni Manitite.

Il suo altro nome pietra Chintamani deriva dalla mitica pietra Cintāmaṇi della tradizione indù o tibetana.buddista. Questa sarebbe la pietra che esaudisce tutti i desideri, dal sanscrito चिन्ता / cintā ("mentale") e मणि / maṇi ("gioiello"), in breve gioiello dello mente, che non è altro che il nostro spirito risvegliato. Inutile quindi correre alla ricerca di pietre miracolose, è sufficiente cercare (e trovare) il gioiello che si annida nella nostra mente. Tutti coloro che si precipitano costantemente fuori per trovare magia e miracoli si espongono a squilibri e menzogne.
Preferiscono invocare e concedere (spesso troppo ingenuamente) la loro fiducia a persone o istanze esterne in cerca di salvezza e molto spesso si trovano bloccati nel migliore dei casi in illusioni, e, nel peggiore, in confini limitanti e talvolta oscuri. L'unico percorso è la conoscenza di sé, un percorso a volte cosparso di insidie ​​e spesso faticoso e a volte scoraggiante, ma è l'unico che vale.

Usare le pietre non ha a che fare con la magia ma è un'esperienza energetica e meditare con le pietre che vi propongo per questo mese di luglio non ha l'obiettivo di viaggiare fuori di sé ma consiste nello scoprire e superare i limiti che la nostra mente si è imposta. Scoprire altre dimensioni della propria coscienza è lo scopo del viaggio e non si tratta certo di cercare "poteri" straordinari. Le abilità extrasensoriali potenziate possono essere il frutto del viaggio, della comprensione della nostra natura illimitata.

Soprattutto, non sono un obiettivo da raggiungere. State attenti e usate queste pietre con discernimento, perché ho visto decine di persone, affascinate dal desiderio di realizzare un'illusione di potere, finire malate fisicamente e mentalmente (burn-out, ictus, scompensi, esaurimento nervoso, possessione da parte di entità nere ).

Qualche parola in più per parlare della Agni Mani o Agni Manitite, un'altra pseudo tectite proveniente dalľIndonesia, piuttosto rara e la cui principale qualità è la sua trasparenza. Una tectite è una pietra, spesso un vetro naturale, nata dall'impatto di un meteorite o da una proiezione vulcanica molto antica. Particolarmente potente è l'Agni manitite (il cui nome significa gioiello del fuoco sacro). A volte viene anche chiamata pietra chintamani proprio come la saffordite, ma il suo effetto è leggermente diverso.

La Saffordite apre particolarmente i doni dell'intuizione, mentre ľAgni Manitite  collega queste  capacità extrasensoriali a un'esperienza più concreta. Meditare con una di queste due pietre può aiutarvi a ritrovare le vostre capacità intuitive e visionarie dimenticate, aprire spazi ancora sconosciuti nella vostra mente e lasciare che le vostre visioni interiori appaiano e diventino parte della vostra vita, come sogni notturni o sogni lucidi.
Ricordatevi che queste sono pietre che funzionano principalmente nella parte superiore del vostro corpo energetico. Quindi se vi manca un po' di densità o di ancoraggio è necessario associarle alla shungite o all'ossidiana mogano (che è anche un vetro naturale) oppure anche alla tormalina nera o alla tektite nera (un altro vetro naturale) per allinearvi energicamente senza rischio di disperdervi.

Spero di avervi ispirato a viaggiare con il vetro libico, la saffordite e l'agni manitite.

Godetevi  le vostre vacanze interiori e esteriori quest'estate!

Vi invito a seguire un nuovo podcast che uscirà il 15 luglio, sarò intervistata da Raphaële Kranjecevic sul suo nuovo canale sui mondi sottili,  Regina Litoterapeuta, il potere delle pietre (https://www.youtube.com/channel /UCZEJT_JozHmMaulMgn6CWSA )

Parigi 3 luglio 2022, Regina Martino


* Le Impactiti sono rocce terrestri modificate dalla compressione, riscaldamento e agglomerazione della ricaduta di polvere e frammenti durante un impatto di meteoriti, e le tectiti sono rocce "create" per vetrificazione (fusione completa) che vengono scagliate via dal luogo dell'impatto del meteorite come "spruzzi" assumendo una varietà di forme mentre si raffreddano e ricadono sulla terra.



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